Salita sul Monte Corrasi (B-401)
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Gio, 08/04/2022 – 13:06

Questo sentiero, di recente sistemazione, è una direttrice importante perchè connette il centro del paese alla sua montagna più alta (il Corrasi) attraverso un percorso costantemente in salita (nel senso di percorrenza principale) che tocca numerose tappe panoramiche e punti di interesse, attraversando una discreta varietà di fondo e di paesaggi, dal paese attraverso i pineta e lecceta di mezza costa, raggiungendo boschi vetusti ricchi di lecci secolari e fin sulle pendici del Supramonte, con i caratteristici calcari.

Oliena: montagna circondata da ulivi, boschi e sorgenti

Un pittoresco paese, tra supramonte e nuorese, ricco di rilievi calcarei, profonde doline, canyon e valli rigogliose. I dintorni di Oliena, borgo della Barbagia ai piedi del monte Corrasi (1463 metri slm) a dieci chilometri da Nuoro, sono un immenso monumento naturale, ideale per trekking, hiking e biking. Il primo insediamento fu romano, confluenza di popoli ‘ribelli’ come gli Ilienses, secondo Sallustio, troiani rifugiatisi nell’Isola. Oggi il paese, popolato da circa settemila abitanti, si fregia della Bandiera arancione, merito di natura, cultura, artigianato e accoglienza della sua comunità.

La rete sentieristica

Un primo intervento finanziato da fondi regionali (Accordo di programma per il Supramonte interno – Su Suercone) fu realizzato nel 2018 da Forestas nei comuni di Oliena-Orgosolo-Urzulei-Dorgali, poi più recentemente (2022) ancora Forestas ha completato ed armonizzato la struttura della rete escursionistica regionale in Comune di Oliena grazie a fondi europei (POR FESR). QUESTO PERCORSO è PARTE DEL SENTIERO ITALIA che attraversa tutto il Supramonte lungo le creste principali, passando proprio attraverso il Corrasi.

Tempi di percorrenza

I tempi di percorrenza variano notevolmente nella direzione di marcia secondaria (da Corrasi ad Oliena): in questo caso infatti il dislivello totale in salita è di appena 100 m, mentre in discesa è di 1028 m.
Il tempo stimato in discesa è 2h 40′ contro le quasi tre ore e mezza in salita. In entrambi i sensi di marcia la pendenza media sul tracciato è compresa  tra il 10 e il 17%.  

Informazioni utili

ATTENZIONE: PERCORSO IN PRE-ACCATASTAMENTO.

Tracciato in fase di verifica finale. Segnaletica verticale e orizzontale già presente. Pannelli informativi lungo il percorso: in stampa.

Questo tracciato risulta modificato rispetto al percorso del 2018: non comprende più il tratto Maccione-Su Punteddu (ora numerato 401-A) ma include il tratto Su punteddu-Sa Podda del sentiero 406; include un nuovo tratto segnato per connettere il paese collegando Sa Podda a Su Carmene verso il centro abitato di Oliena.

Descrizione tappe (roadbook)


Il percorso parte da un incrocio su asfalto, tra le case della parte alta di Oliena, nel rione conosciuto come Su Carmene per la vicinanza con la via principale (via Carmine) che conduce direttamente alla centrale e graziosa piazza San Giorgio. Siamo nelle vicinanze della strada in cemento che sale per Monte Maccione.


Il percorso sale subito in direzione nord-nordovest passando attraverso le ultime case per poi lasciarle alle spalle proseguendo in salita in direzione Est, verso alcuni campi e orti che man mano che si guadagna quota diventeranno immediatamente pineta e bosco misto leccio, ancora innervato da piste e viabilità comunale di accesso.


Superato il primo chilometro in progressiva salita su sterrato o vecchie carrarecce talvolta costeggiando antichi forni della calce e poderi privati, il paesaggio cambia: si entra in una fascia di lecceta d’alto fusto, con sentieri via via più stretti e tortuosi, gradevoli per l’escursionista, con fondo pietroso o ricavato con la posa di grosse pietre per rinsaldare i tornanti, con fondo tipico delle fasce boscate a medie quote del Supramonte…


In costante salita, difficile da sostenere per chi non è ben allenato, si arriva in circa un’ora ai 715 m di altitudine del bivio di Sa Podda (incrocio sentiero 406). Qui la pendenza del percorso, sempre in salita, si attenua quasi a dare un po’ di sollievo, superato il primo quarto del percorso. Per chi volesse, prendendo il sentiero 406 si può raggiungere Ishala ‘e Sovana (oltre 2 ore di cammino) e riscendere a su Gologone (oltre 4 ore di cammino).  


Proseguendo invece sul 401 dopo un ulteriore tratto in salita la vegetazione si apre, mostrando la cresta che si affaccia sul paese, con due punte culminanti di un’unica cima montuosa, laterali rispetto al pianoro di Pradu. La Punta Carabidda (1321 m) è la cima meridionale, mentre la Punta Ortu Camminu (1331 m) è la settentrionale; le due vette sono separate da una piccola sella rocciosa, di pochi metri più bassa: il punto culminante è Punta Ortu Camminu.


Si arriva dopo altri 15′, avendo guadagnato appena altri 80m di altitudine, al bivio di Su Punteddu (785 mslm): da questo crocevia sarà possibile, volendo, raggiungere Maccione (attraverso il sentiero-bretella 401A) dove è presente una struttura ricettiva e un bar, raggiungibile attraverso una strada in cemento che riporterà, volendo, al paese. Da qui invece, proseguendo per il Corrasi, sarà necessario salire per altri 135 minuti prima di completare il percorso principale (401).


Il sentiero si fa tortuoso, il fondo misto pietroso e lettiera del bosco, in un affascinante zig-zag tra lecci secolari tra le cui fronde spiccano le cime calcaree. Rari, ma non mancano, i passaggi attraverso antiche carbonaie ed aree aperte e panoramiche tra i massi di calcare e la vegetazione sempre più montana. La vista, avvicinandosi a quota 1000, è sempre più spettacolare: si possono già scorgere le alture dell’Ortobene, Nuoro e tutti i paesi limitrofi.


35 minuti dopo la tappa di Su Punteddu, siamo così arrivati ad uno dei punti di interesse di questo percorso: l’area di sosta di Tuones, allestita da Forestas con splendide panche e un antico ovile in pietra risistemato per offrire riparo in caso di intemperie. Anche il punto panoramico, recentemente risistemato, è spettacolare. Tutto qui, a quota 1025 mslm, merita contemplazione. Siamo ormai a metà percorso, l’ultimo faticoso tratto di salita (verso ishala ‘e Pradu) è ben visibile, in tutta la sua difficoltosa pendenza. La cima del Corrasi dista da qui circa un’ora e mezza.


La salita verso ishala ‘e Pradu da Tuones richiede almeno mezzora e segna un cambio di fondo e di panorama nettissimo: poca vegetazione, tanto calcare e fondo pietroso della vecchia pista forestale, ancora usata dai forestali per i lavori in alta quota. Una strada panoramica ed esposta a forti pendenze e venti altrettanto impetuosi, quando soffiano da nord-ovest…


Giunti a Pradu la sensazione è già quella dell’alta montagna: il panorama è illimitato oltre Oliena e Nuoro, ma è dall’altro lato che si scoprirà con meraviglia l’accesso al Supramonte ed alle sue sconfinate valli: qui siamo già a 1215 m slm ma il Corrasi ci aspetta oltre 200 metri più in alto (e circa un’ora ancora, di cammino). Ci sarebbe tantissimo da aggiungere, ma l’essenziale è sapere di essere in uno dei crocevia fondamentali del Supramonte: lasciando il sentiero 401 si potrà raggiungere (lungo il sentiero 405) la valle di Lanaitho, dopo aver attraversato per tutta la sua estensione il lato corto del Supramonte in direzione est (quasi 4 ore di cammino) oppure proseguire a sud per completare il 401 con la salita al Corrasi.

Data Rilievo
Gio, 08/04/2022 – 12:00


Lunghezza del sentiero

7.700 m


Soggetto rilevatore



Agenzia Regionale Fo.Re.S.T.A.S.


Soggetto manutentore



Agenzia Fo.Re.S.T.A.S. (ex Ente Foreste Sardegna)


Codice CAI



Z-NU-B-401


Quota minima



419 metri


Quota massima



1.413 metri


Dislivello totale



1 408 metri

Categorie: Sentieri

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